Marchio d'area

Un marchio d’area per i produttori e imprenditori locali

Un primissimo approccio che appare fondamentale per lo sviluppo del territorio è quello di creare una rete dei produttori e delle attività locali, siano esse agricole, produttive, turistiche, di ristorazione e somministrazione. La rete, determinando una sinergia d’intenti e dotandosi di percorsi collettivi di valorizzazione, può costituire un volano importante non soltanto per il potenziamento delle attività presenti ma anche per attrarre nuova imprenditoria locale. 

Potrà essere così creato un Marchio d’Area, al quale le attività potranno richiamarsi, che avrà come punto principale di condivisione comune la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente, la condivisione di percorsi culturali e sociali legati alle tradizioni locali, la valorizzazione delle produzioni tipiche. L'aspetto strategico nella creazione di un MdA è la capacità, attraverso un percorso impegnativo e fortemente coinvolgente, di creare una rete di comunicazione e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. 

Questo permette di organizzare in modo efficiente ed efficace "l'offerta territoriale", con il vantaggio di poter considerare non soltanto le esigenze dei turisti, ma anche le attrattive turistiche della zona e i servizi che l'intero territorio è in grado di offrire. Il MdA può diventare anche un importante strumento di gestione territoriale. Per la sua valenza di coordinamento di tutte le attività di promozione turistica, consente infatti di razionalizzare e indirizzare le strategie, sfruttando le sinergie dei diversi possibili interventi e pianificandoli in modo integrato. 

L'area interessata dal marchio

L’area interessata si dovrà estendere da San Cataldo a Torre Rinalda, passando per Frigole, Torre Chianca e Spiaggiabella, interessando anche l’entroterra del litorale. Esiste infatti, nonostante importanti differenze tra le diverse marine dal punto di vista sociale, economico e urbanistico, una sostanziale omogeneità di paesaggio (il mare, la macchia, i campi, i canali) e di problematiche (come, ad esempio, la carenza di infrastrutture). Il primo passo sarà il censimento delle attività economiche presenti sul territorio e la loro localizzazione su mappa e geolocalizzazione. Sarà poi definito un disciplinare relativo all’azione di tutela e valorizzazione del paesaggio, la condivisione di percorsi culturali e sociali legati alle tradizioni locali, la valorizzazione delle produzioni tipiche, in base al quale chiedere l’adesione dei rappresentanti delle attività al Marchio d’Area Territoriale. 

Gli aderenti potranno quindi utilizzare il marchio d’area per sottolineare l’appartenenza al territorio del litorale leccese. Nella fase successiva sarà pubblicizzato il Marchio d’Area sui social e sul portale dell’Ecomuseo al fine di contribuire alla conoscenza dei prodotti e delle attività di diversa natura presenti nel territorio.