Federico Libertini: il pioniere delle bonifiche a Frigole

Federico Libertini fu lo straordinario personaggio che diede inizio alla storia moderna di Frigole.

Nato a Lecce nel 1825, vi morì nel 1903. Avvocato, figlio di Domenico sindaco della città dal 1821 al 1823 e cugino del famoso Giuseppe amico di Mazzini e Garibaldi, a oltre quarant'anni di età lasciò codici e tribunali per dedicarsi anima e corpo alla trasformazione delle masserie Frigole, Lamia, Casa di Simini. Spirito innovatore in un mondo agricolo legato per lo più a idee e metodi vecchi e inefficienti, investì ingenti capitali nell'assoldare tecnici e operai di tutta Italia, nell'acquistare macchinario di ultimo grido, nel rinnovare gli edifici, nel dissodare terre improduttive, nel prosciugare paludi costruendo una rete di canali, nello sperimentare coltivazioni nuove (ancor oggi presso Frigole fanno bella mostra di sé i cosiddetti “quadri”, vasti rettangoli di terreno circondato da ulivi che Libertini aveva destinato alla coltivazione della vite)...

L'attività particolarmente su tutti i fronti fu intensa nel decennio 1870-1880. Ma non tutto andò per il verso desiderato e poco dopo il 1890 il “sogno” di Libertini, come si scrisse alla sua morte, svanì a causa degli ingenti debiti che s'erano accumulati presso la Banca d'Italia. Visse nel silenzio e in totale povertà l'ultima parte della sua vita a Lecce, presso una cognata.

Ma se la sua persona fu messa in disparte e quasi dimenticata, la sua opera innovatrice, anche nella lotta alle zanzare portatrici dell'infestante malaria, ebbe invece risonanza nazionale, tanto che vennero in visita a Frigole le più alte personalità del Governo di Roma, sia del settore agricolo sia del settore sanitario, che ammirarono il “modello” realizzato da Libertini e inserirono tutto il territorio nella grandiosa bonifica nazionale del primo decennio del 1900.

Nell'ottobre del 2023 fu intitolato a Federico Libertini il Centro sociale di Frigole con l'apposizione di una targa presso l'ingresso. Sulla valorizzazione della figura del lungimirante e sfortunato bonificatore, determinanti sono risultati le ricerche, gli scritti e le conferenze del prof. Franco Antonio Mastrolia.